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 APPROFONDIMENTI SULLO STILE PRESENTATO AGLI STAGE

HUNG KUEN SHAOLIN KUNG FU

L'Hung Kuen ("il pugno di Hung") è un metodo di Kung Fu proveniente dallo Shaolin del sud della Cina. E' anche conosciuto come Hung Gar (stile della famiglia Hung).
Nel monastero di Shaolin, a partire dal 520 dopo Cristo, grazie al monaco indiano Bodhidarma, la pratica spirituale dei monaci venne integrata con la pratica fisica.
I monaci Shaolin elaborarono dei movimenti che rappresentavano il modo di cacciare e lottare di differenti animali. Questi elementi vennero tradotti in sistemi di allenamento utilizzati per rinforzare l'organismo e coadiuvare la pratica spirituale. Anche alcuni elementi simbolici della filosofia cinese vennero rappresentati nel movimento del corpo.

L'Hung Kuen è formato dalle tecniche dei 5 animali (tigre, gru, serpente, drago, leopardo) e dei 5 elementi (legno, acqua, terra, fuoco, metallo). Si può dire quindi che l'Hung Kuen rappresenti dieci stili.

  • Tigre: per lo sviluppo dell’apparato scheletrico
  • Gru: per allenare e rafforzare i tendini
  • Serpente: per la forza interiore ‘CHI’
  • Drago: per lo spirito
  • Leopardo: per la velocità e l’agilità

Ai cinque animali furono aggiunti i cinque elementi: Legno, Acqua, Terra, Fuoco e Metallo per formare i dieci modelli HUNG KUEN.

Questo metodo allena duramente il corpo e la mente grazie a 7 forme tradizionali a mani nude e a 10 forme con le armi. Il corpo si sviluppa fisicamente in modo armonioso e, attraverso la pratica, si sviluppa anche la circolazione dell'energia interna, il Ch'i.
In particolare, attraverso una tecnica conosciuta come 'filo di ferro', il ch'i viene convogliato attraverso i meridiani allo scopo di rinforzare il praticante.

HUNG GAR viene considerato uno stile di combattimento esterno ma gran parte del lavoro di addestramento allo stile è prettamente interno, rafforzando sia il corpo fisico sia, soprattutto, la mente del praticante.

Questo sistema incorpora aspetti culturali molto radicati nella vita dei cinesi, come ad esempio la Danza del Leone e la medicina tradizionale.
La Danza viene eseguita in occasione di feste e ricorrenze come spettacolo beneaugurante. Molte scuole di Kung Fu la eseguono ad esempio in corrispondenza degli anniversari della loro fondazione. Recentemente si è inoltre sviluppata una forma sportiva altamente spettacolare di Danza.
La medicina tradizionale nell' Hung Kuen riguarda soprattutto l'ortopedia. Attraverso l'applicazione di impacchi a base di erbe con fasciature semirigide i maestri di questo sistema possono curare alcuni tipi di fratture, slogature ed ematomi.

CAPODANNO CINESE: IL 2025 ANNO DEL SERPENTE DI LEGNO

Il Capodanno Cinese Denominata anche Festa di Primavera, è una ricorrenza molto sentita dalle comunità cinesi è una delle festività più importanti e celebrate non solo in Cina, ma in tutto il mondo, da milioni di cinesi e appassionati delle tradizioni orientali. 

Nel 2025, il Capodanno Cinese cadrà il 29 gennaio e darà il via a un periodo di festeggiamenti che durerà per circa due settimane.

Ogni anno è associato a un animale dello zodiaco cinese e questo è l’Anno del Serpente di Legno, un segno che porta con sé specifiche caratteristiche e significati come longevità e ricchezza.

“Celebrare questo importante appuntamento è un segno di attenzione per tante culture che rispettano le tradizioni.

Pensieri sul Kung Fu

Il Kung Fu è un'arte vasta e profonda come l'oceano e dall'esterno se ne può vedere solo la superficie.

Gli allievi devono considerare il Kung Fu come se fosse una scala costituita da tanti gradini. Ogni gradino è ugualmente importante, ogni gradino è difficile da superare.

È di estrema importanza salire la scala gradino per gradino e non cercare di salterne qualcuno perché il ruzzolone sarebbe inevitabile.

Due cose sono ugualmente importanti per superare un gradino:

  1. la guida di un bravo Maestro,
  2. la pratica quotidiana dell'allievo.

Tre elementi sono poi necessari perchè l'allievo salga tutta la scala e non si arresti a metà o ruzzoli in fondo:

  1. Comprendere il Kung Fu con il corpo, praticando fisicamente con assiduità tutti gli esercizi fino a che il corpo non li abbia perfettamente assimilati;
  2. Comprendere il Kung Fu con il cuore, cioè amare il Kung Fu;
  3. Comprendere il Kung Fu con la mente, capendo il significato dei vari movimenti.

Solo così gli allievi saranno in grado di applicare correttamente le tecniche, e far fluire l'energia interiore, che è guidata dalla mente, nel punto giusto e nel momento giusto.

 

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Perchè fare uno Stage ?

Spesso un allievo si domanda per quale motivo oltre al proprio normale allenamento debba anche partecipare a degli STAGE.

E' importante sottolineare che lo STAGE, non è obbligatorio, sia ben chiaro, però esiste un motivo per il quale fare uno stage è spesso molto più utile di tanti allenamenti.

Uno stage può essere della nostra stessa disciplina oppure di un'altra. Nel caso della disciplina che pratichiamo normalmente di solito possiamo essere attratti da vari fattori: l'argomento, magari un programma avanzato che ci piacerebbe conoscere oppure solo perfezionamento, il fatto di praticare la nostra disciplina con altri praticanti che non sono i soliti che troviamo in palestra.

Lo stage con un'altra disciplina ovviamente di solito ci attrae per il fatto di conoscere qualcosa di diverso da ciò che pratichiamo normalmente così da non poter solo parlarne per sentito dire o per video visti sulla rete, ma perché davvero lo si è provato.

Una cosa fondamentale è l'affrontare l'allenamento con persone che non sono i nostri compagni di allenamento, anche se poi molti non lo fanno, ma preferiscono sempre allenarsi con qualcuno che già conoscono, ma in questo modo si perde una delle migliori occasioni per confrontarsi, capire ed imparare. Che sia uno stesso praticante di Kwoon - Dojo che arrivi da una disciplina differente, allenandosi con un praticante che non conosciamo apporterà comunque alla nostra pratica un qualcosa in più, e questo è uno dei fondamenti che un praticante iscritto ad uno stage dovrebbe apprendere.

Lo stage può dare estremi benefici alla nostra pratica, se vogliamo che la nostra pratica raccolga negli anni qualcosa di differente rispetto alla "normalità" di chi si allena lo stretto indispensabile. Negli anni, se si andrà avanti, questo cambierà la nostra visione di molte cose, e ci renderà più aperti mentalmente con un bagaglio tecnico più ampio.

Non crediamo che lo stage vada visto per forza con l'idea di tornare nel proprio Kwoon o Dojo e ricordarsi alla perfezione ciò che si è imparato in poche ore. Non crediamo possa essere questo il suo scopo, ma può avere molteplici scopi, tra cui l'arricchire il nostro bagaglio tecnico di insegnamenti diversi dai soliti che un giorno potranno tornarci in mente ed essere utili, aggiungere alla nostra pratica un qualcosa che abbiamo colto dal maestro che teneva il seminario, o addirittura far notare piccoli errori di pratica che fino a quel momento non ci eravamo resi conto di avere, oppure può essere visto come prova per se stessi di capire cosa riusciamo ad immagazzinare in 3, 4, 6 ore di stage di un programma a noi sconosciuto. Crediamo che un buon praticante, con anni di allenamento alle spalle possa differenziarsi anche in questo, non solo su quanto è bravo e capace nell'eseguire determinate tecniche, ma quanto riesce ad apprendere, ricordare e caricare nel proprio bagaglio tecnico dopo aver frequentato uno Stage.

Se avete il tempo da dedicare ad uno stage fatelo.

Ovvio, il programma deve richiamare la vostra attenzione, ma non per forza deve essere qualcosa che voi non conoscete, molte volte il miglior stage lo farete su una parte del programma che già avete appreso, perché è probabile abbiate l'occasione di impararlo meglio. Anche se lo stage è tenuto dal vostro stesso insegnante, ma è uno stage aperto a molte persone, cogliete l'occasione, perché il vostro insegnante potrebbe mostrare in quel momento un lato diverso da quello che è l'insegnamento in palestra e vi aprirà la mente.

Non esiste un limite di "anzianità" di pratica per poter frequentare uno Stage, il limite è solo mentale. Se uno pensa di non aver più o mai bisogno di altri insegnamenti, crediamo abbia terminato la propria carriera nelle arti marziali.

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